Italian App e diritti

luke2012

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Ciao a tutti! :)
Essendo ignorante in materia, su input di un libro che ho letto recentemente che parlava di licenze "Creative Commons" relativamente ai contenuti prodotti per esempio in un blog o un sito.

Praticamente tramite la licenza "Creative Commons" è possibile distribuire e quindi diffondere un'opera un pò la filosofia della rete e dei social network ma senza scopo di lucro e senza poter modificare l'opera.

Mi chiedevo però se uno sviluppatore pubblica un'app sul Play Store (free), tralasciando le protezione digitali, che protezioni legali ha in termini di propietà intellettuale ?

Es. il signor rossi crea un'app e la pubblica. Il signor Bianchi copia l'app oppure la spaccia per sua.
 

LucaMs

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Bella domanda.

Io sto decisamente pensando di abbandonare questo mondo (nel senso della programmazione, almeno per ora :)).

Ho scritto qui nel forum italiano ed oggi in "share your creations" (anche se ero fuori tema) che magari mi ammazzo nel creare la mia app, con tanto di server, la pubblico e poi arriva fresca fresca una software house, con tutti i suoi mezzi, tecnici, economici e commerciali e ovviamente la mia verrebbe scaricata da 5 persone, la sua (della software house) da 5 milioni!

Credo che in questo campo ci sia poco da proteggersi.
 

luke2012

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Bella domanda.

Io sto decisamente pensando di abbandonare questo mondo (nel senso della programmazione, almeno per ora :)).

Ho scritto qui nel forum italiano ed oggi in "share your creations" (anche se ero fuori tema) che magari mi ammazzo nel creare la mia app, con tanto di server, la pubblico e poi arriva fresca fresca una software house, con tutti i suoi mezzi, tecnici, economici e commerciali e ovviamente la mia verrebbe scaricata da 5 persone, la sua (della software house) da 5 milioni!

Credo che in questo campo ci sia poco da proteggersi.

Parli per esperienza diretta?
 

LucaMs

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Non esattamente.

Da un mesetto (forse più) ho in mente un'app che, sviluppata e sorretta da una media software house, potrebbe avere un buon successo (mentre io sto ancora litigandoci).

In questi giorni mi è venuto in mente che, appunto, chi e come potrebbe impedire ad un'azienda con le carte in regola di sfruttare la mia idea?

Esempio pratico: oggi ci sono decine o forse centinaia di app sul gioco del Poker; è chiaro che il poker non si sa nemmeno chi l'abbia inventato, ma ci sarà stata una prima app di questo tipo, ora imitata appunto da centinaia di altri programmatori/software house.
 

LucaMs

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Giusto oggi mi è venuta in mente una vecchia trasmissione francese "les chiffres et des lettres" (più o meno), "numeri e lettere".

Fatta adesso una ricerca su Google:
site : play.google.com "numeri e lettere" OR "chiffres et des lettres" OR "numbers and letters"
(senza spazi accanto ai due punti, mi mette la faccetta, altrimenti)

Ce ne sono una decina (almeno)... pensa se fossi stato il primo e qualche azienda professionista ora guadagnasse milioni e la tua 5 euro l'anno!


Tempo ed energie mentali sprecate: o lavori in un'azienda di quel tipo oppure illuditi che ti stai divertendo a sviluppare (ovviamente non dico a te, ma a tutti noi).
 

udg

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Che io sappia, da un punto di vista legale, in Italia si fa riferimento alla legge sul diritto d'autore che, nella parte relativa allle pene per i trasgressori, può essere rafforzata dal deposito dell'opera presso la SIAE.
Poi esistono i brevetti, ma qui si entra in un campo da veri specialisti ed i costi lievitano. Un aspetto però vale una breve considerazione: il brevetto può essere rilasciato per un qualcosa di innovativo sia inteso come oggetto (es. dispositivo per respirare sott'acqua traendo ossigeno dall'acqua e mixandolo con altri gas) che come procedura (es. le famose finestre delle interfacce utente che non sarebbero nè di Microsoft nè di Apple essendo nate alllo Xerox Parc anni prima). Il problema nasce quando qualcuno infrange il diritto.
La via maestra sarebbe quella delle cause nei vari tribunali, ma purtroppo vale sempre il detto che il pesce grande mangia quello piccolo.
Una multinazionale non ha difficoltà a "comprare" le sentenze (basti pensare al giudice statunitense che dà ragione ai compatrioti contro il governo argentino sui bond, in barba agli accordi iniziali).
Da cui, il piccolo sviluppatore è destinato a soccombere e quindi gli conviene cercare una transazione onorevole sin dall'inizio o vendere al meglio l'idea da subito (e magari evitare pure tempo e fatica dello sviluppo, se non di un veloce prototipo).

Ovviamente ciò non significa che non bisogna neanche provarci. In una prima fase c'è spazio per tutti. Le nuove idee possono avere successo (anche planetario). Ma poi bisogna capire quando è il momento di passare ad altro..

Umberto
 

fifiddu70

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Ma la cosa che fa incazzare sapete cos'è? che arriva un co....ne qualsiasi che ti mette una stella sul tuo programma più scaricato di tutti con quasi 300 mila download e più di un migliaio di 5 stelle, e poi leggi: non scaricatelo perchè sotto la tendina per la scelta dei personaggi si nasconde una truffa, mi hanno scalato 5 euro, ( ma chi minch.a dici !!! ) sarà sicuramente un programmatore invidioso dei download della mia applicazione che rompe il c..zzo. come dice Lucas, sta diventando una porcheria la programmazione, appena fai una cosa gli altri te la copiano e quelli più grandi come le software house se la pappano, sarebbe il caso di smetterla davvero, sto pensando ad un'altra passione che mi è nata da pochi giorni. Fanno bene quei agricoltori che conoscono solo campagna, animali, natura, e nessuna rottura di co...ni da parte di gente che non ha un c...zo da fare e che non ha rispetto delle ore passsate al pc in modo gratuitamente per far contenti loro.
 

LucaMs

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Hai un'app scaricata 300.000 volte? Te lo chiedo perché c'è un tale che dice di guadagnare 300$ al giorno con una sola app tramite pubblicità (AdMob, sse non ho capito male) e io ci credo quanto a Babbo Natale (alla Befana invece credo, perché ne vedo tante, in giro :D)
 

LucaMs

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Che io sappia, da un punto di vista legale, in Italia si fa riferimento alla legge sul diritto d'autore che, nella parte relativa allle pene per i trasgressori, può essere rafforzata dal deposito dell'opera presso la SIAE.
Poi esistono i brevetti, ma qui si entra in un campo da veri specialisti ed i costi lievitano. Un aspetto però vale una breve considerazione: il brevetto può essere rilasciato per un qualcosa di innovativo sia inteso come oggetto (es. dispositivo per respirare sott'acqua traendo ossigeno dall'acqua e mixandolo con altri gas) che come procedura (es. le famose finestre delle interfacce utente che non sarebbero nè di Microsoft nè di Apple essendo nate alllo Xerox Parc anni prima). Il problema nasce quando qualcuno infrange il diritto.
La via maestra sarebbe quella delle cause nei vari tribunali, ma purtroppo vale sempre il detto che il pesce grande mangia quello piccolo.
Una multinazionale non ha difficoltà a "comprare" le sentenze (basti pensare al giudice statunitense che dà ragione ai compatrioti contro il governo argentino sui bond, in barba agli accordi iniziali).
Da cui, il piccolo sviluppatore è destinato a soccombere e quindi gli conviene cercare una transazione onorevole sin dall'inizio o vendere al meglio l'idea da subito (e magari evitare pure tempo e fatica dello sviluppo, se non di un veloce prototipo).

Ovviamente ciò non significa che non bisogna neanche provarci. In una prima fase c'è spazio per tutti. Le nuove idee possono avere successo (anche planetario). Ma poi bisogna capire quando è il momento di passare ad altro..

Umberto


In effetti, essendo io il recordman in quanto a scarsità di memoria, forse le beghe legali tra Apple e Microsoft furono per il mouse, il puntatore ed altro, più che le finestre.

In quanto a corruttori di giudici, noi italiani ne sappiamo qualcosa.

Chiaramente, in questo campo, le soli leggi nazionali non sono sufficienti.

Insomma, far valere i propri diritti è impossibile quanto (veramente impossibile non lascia spazi) guadagnare sviluppando app (e dico solo "guadagnare", non la cifra, perché calcolando l'ammontare tra studi vari, studio dell'app stessa e del suo sviluppo, se sei fortunato recuperi quanto speso).
 

udg

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In effetti, essendo io il recordman in quanto a scarsità di memoria, forse le beghe legali tra Apple e Microsoft furono per il mouse, il puntatore ed altro, più che le finestre.
Anche il mouse era nato in Xerox. Guarda qui (un riferimento come un altro, non certo il vangelo..).

Ma anche il famoso DOS fu acquistato e non costruito da Microsoft. Tra l'altro in Italia avevamo il PCOS di gran lunga superiore (così come l'Olivetti M20 era immensamente meglio dello scatolotto IBM), ma appunto vinsero le prerogative dei più forti e dei più prepotenti..come al solito!
 

LucaMs

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Anche il mouse era nato in Xerox. Guarda qui (un riferimento come un altro, non certo il vangelo..).

Ma anche il famoso DOS fu acquistato e non costruito da Microsoft. Tra l'altro in Italia avevamo il PCOS di gran lunga superiore (così come l'Olivetti M20 era immensamente meglio dello scatolotto IBM), ma appunto vinsero le prerogative dei più forti e dei più prepotenti..come al solito!

Già, i pc Olivetti... una fine incredibile!

Appunto, storie come quella di Davide e Golia, nella realtà, non ne ho mai viste.
 

fifiddu70

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Lucams dimmi chi è il tuo amico che guadagna 300 dollari al giorno, non è su admob a questo punto perchè io riesco a malapena a fare circa 3 euro al giorno con quasi 70 programmi all'attivo, non solo con audiocomics, quindi mi fai sapere come fa che lo faccio io?
 

maxware

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Raga, guardiamoci in faccia
siamo " troppo piccoli " per competere con i grandi....
secondo me i grandi prendono spunto da noi poveretti che per passione e nel tempo libero ( almeno io ) programmano e cercano di creare qualcosa di utile agli altri...se poi si arriva a prendere 4 lire per ripagarsi le spese ( siti , b4a , ecc ecc ) meglio ancora. ritengo che la soddisfazione sia anche nel fatto di vedere pubblicato qualcosa da noi realizzato....mi credete che quando hanno pubblicato alfadesk sulla rivista android magazine mi sono quasi messo a piangere ( ps...45 anni ) dalla soddisfazione.....
MAmo
 

LucaMs

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Certo che ti credo.

Però, pensando che magari uno ci mette passione, studio, impegno e altri ci lucrano sopra, "innervosisce" un tantino.

ANCHE per questo penso di abbandonare il mio progetto (oltre al fatto che è complicato e sarebbe complicato gestire i server successivamente, se dovessero essere necessari più di uno).

Però il fatto che due non molto simpatici membri mi hanno fatto incaz...re a sufficienza, facendo polemiche malgrado io abbia esternato qualcosa di molto personale e poco piacevole, sto quasi tornando sui miei passi, per la soddisfazione di pubblicare qualcosa di successo alla faccia loro!
 

coslad

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Salve a tutti

ritengo che per guadagnare qualcosa bisogna creare app che soddisfino le esigenze dirette di qualcuno , senza pubblicarle sul PS .
Mi spiego meglio , le mie creazioni le ho sviluppate per singole aziende , per risolvere e snellire loro esigenze , qualcosa in questo modo l'ho guadagnata .
Negli anni '80 vinsi la pubblicazione sulle pagine del televideo rai (allora il televideo inviava software ) di una mia applicazione dos che calcolava il bioritmo , ho avute contatti da mezza Italia , fosse accaduto oggi non mi avrebbe cag..o nessuno .
Il mercato è abbastanza saturo , e noi siamo pesciolini in un oceano di squali.
 
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