Ricordate che la firma autografa (anche quella su carta) può essere impugnata e dipende dal giudice (anche in contrasto con un'eventuale perizia da lui stesso disposta) se accettarla per buona o meno. In pratica, come tutela, vale il giusto.
Quando, per di più, si utilizza il "disegno" di una firma raccolta in differita (oggi raccolgo la firma, tra un mese la utilizzo apponendola ad un documento), la sua forza è ancora minore.
Se si tratta di un foglio di lavoro o un ordine, un discreto compromesso sarebbe far firmare in calce ad un riepilogo ed inviare subito una mail a se stessi e al destinatario in modo che se non viene contestato il contenuto questo è da considerarsi "validato" da cliente.
Altro discorso è la vera firma elettronica (ed anche la marca temporale).